Arti liberali e diritto dell’individuo in F. T.Marinetti

Leonardo Clerici

[12] La netta posizione di “minoranza” rivendicata da Marinetti è qui esposta nel seguente fedele testo di suo pugno: “Il fascismo nacque realmente subito dopo Vittorio Veneto ed era l’antica forte minoranza interventista formata di elementi politici di ogni genere, cioè ex socialisti, repubblicani, giovani monarchici artisti futuristi sindacalisti, anarchici rivoluzionari d’ogni genere. Questa minoranza si ricompose e si rinvigorì dopo la vittoria per difendere l’esercito vittorioso e la grande vittoria dal violento contro attacco scatenato dai socialisti. Questi inferociti dal non aver potuto impedire la guerra e dal vederla realizzata gloriosamente vollero sfruttare a scopi elettorali tutte le inevitabili delusioni e tutti i disagi del dopoguerra. Scatenarono perciò nel paese una campagna accanita contro gli interventisti accusandoli di tutti i guai che l’Italia attraversava. Questa campagna favorita dalle ambizioni demagogiche di Nitti giunse a tale grado di impudenza da rendere veramente difficile e indecorosa la vita dei combattenti dei medagliati dei mutilati e dei volontari in genere. Venne quasi proibita qualsiasi celebrazione della Vittoria. Intanto si sviluppava in Italia una scioperomania tremenda che annientava a poco a poco le migliori industrie italiane. Continue minacce di rivoluzione e imposizione continua di salari eccessivi. Contro tutto ciò combatteva accanitamente il fascismo con i suoi fasci di combattimento capeggiati da Mussolini. A fianco del creatore del fascismo lottavano allora i futuristi Marinetti, Mario Cadi, il capitano degli arditi Ferruccio Vecchi. Questi uomini politici improvvisati erano essenzialmente rivoluzionari,ma volevano imporre una rivoluzione patriottica di combattenti per ciò si opposero a revolverate nelle piazze delDuomo diMilano il 15 aprile 1919 al primo tentativo insurrezionale dei socialisti. Il 15 aprile i fascisti bruciarono la sede del giornale “l’Avanti” determinando un primo terrore nel campo avversario le forze fasciste però erano ancora esigue. Padroneggiavano con difficoltà la strapotenza socialista favorita da Nitti (1’11 settembre spedizione dannunziana a Fiume). I fasci favorirono l’impresa dannunziana che però non sbocca come si sperava in una Rivoluzione Italiana. Cosicché il piccolo fascio di combattimento milanese (Marinetti e Ferruccio Vecchi) dovette imporre in novembre una comune festa di Vittorio Veneto a scartamento ridotto e difenderla dagli assalti socialisti.

Il 20 novembre i fascisti partecipano per la prima volta alle elezioni con una lista così composta:Mussolmi creatore del fascismo,Marinetti creatore del futurismo, Podrecca iniziatore dell’anticlericalismo italiano. L’illustre direttore d’orchestra Toscanini.Dai repubblicani; dagli anarchici.

Questa lista che dà una lista degli elementi eterogenei che formarono il fascismo fu battuta nelle elezioni a tal punto che i socialisti ebbri di una enorme vittoria elettorale ottennero daNitti l’arresto diMussolini, Marinetti e di 15 arditi. 21 giorni di prigione. Il 29 maggio 1920 Marinetti e i futuristi escono dai fasci di combattimento non avendo potuto imporre la loro tendenza repubblicana (antimonarchica) e anticlericale.

Cade Nitti, prende il potere Giolitti. Nell’agosto del 1920 gli operai occupano le fabbriche. Sembra che il partito socialista debba fare la rivoluzione. La suamancanza di audacia inizia la decadenza socialista. Giolitti lascia fare e governa con freddezza. Nel marzo 1921 i socialisti emiliani esasperati tentano un moto insurrezionale a Bologna con unmassacro dei consiglieri comunali fra i qualiGiordano.

Immediata reazione violentissima di tutti i combattenti coadiuvati dalla piccola borghesia che ingrassano le file del Fascismo, questo si organizza militarmente e crea i sindacati nazionali favoriti nella sua ascensione dalla scissione del partito Socialista in Socialisti e Comunisti”.

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